La montagna è un ambiente aspro, caratterizzato da ostacoli naturali imponenti quali rocce e ghiacciai, sferzato da un clima spesso rigido ed inclemente. Eppure, lassù, qualcosa si muove. Nelle fitte foreste, nelle ampie praterie e sulle cime innevate delle Alpi, vivono animali straordinari, selezionati dall'evoluzione per sopravvivere in alta quota. Questa mostra, divisa in due sezioni, li presenta immersi in un habitat che, per quanto a noi possa sembrare ostile, rappresenta per loro un rifugio sicuro, un luogo ideale dove prosperare. Liberi come il vento.

Sezione 1 - Inverno

La neve. Un mare bianco che tutto avvolge e tutto sembra inghiottire. Simbolo per antonomasia dell'inverno, scende copiosa sulle Alpi nella stagione fredda. Con il suo chiarore abbagliante rimodella il paesaggio, si posa leggera sui rami delle piante e sul pelo degli animali. Esalta i contrasti e rivela i dettagli, evidenziandoli con il suo candido riverbero. In un ambiente reso aspro dal gelo, i selvatici continuano le loro esistenze libere, adattandosi come possono alle mutate condizioni. Alcuni, come la pernice bianca e la lepre variabile, si trasformano radicalmente per potersi mimetizzare ancora nel loro habitat. Altri si affidano ad un pelo più folto per difendersi dalle basse temperature. Intanto lassù, in alto nel cielo, sono in molti a continuare imperterriti a spiegare le ali, nell'attesa che il tempo scorra e riporti la primavera in montagna.

Sezione 2 - Luci e Ombre

Ancor prima che il sole compaia da dietro le cime, la natura della montagna comincia a risvegliarsi. Camosci e stambecchi abbandonano le cenge rocciose dove hanno trascorso la notte e si spostano sulle creste più alte, da dove osservano il sorgere di un nuovo giorno. I loro profili spiccano inconfondibili in un paesaggio ancora avvolto dall'oscurità. Poi è tempo delle prime lame di luce, del blu, del giallo, dei forti contrasti. Le ore successive trascorrono placide in quota: tra verdi pascoli e impetuosi torrenti che permettono di soddisfare i bisogni primari degli ungulati. Pare una lunga, inerme attesa. E' il tramonto, infine, a restituire intatto, al popolo delle vette, il fascino temporaneamente smarrito nell'adempimento delle necessità. Silhouette scure di corna ricurve si stagliano su un cielo colorato di sfumature rossastre, adornando il più magico dei tramonti.